Data Testata Titolo dell'articolo
23/02/1987
Il Resto del Carlino

Alla Lunetta il meglio

02/03/1987
Il Resto del Carlino
Nel football è subito vittoria
23/03/1987
Il Resto del Carlino
La doppia sfida con Torino esalta Warriors e Doves
05/04/1987
Stadio
'Cinque minuti' Warriors ma i Doves pareggiano
12/04/1987
Stadio
Warriors e Doves, doppio successo
04/05/1987 Il Resto del Carlino Baylor e Turner corrono insieme a Guerrieri e Torri
01/06/1987 Il Resto del Carlino Warriors, due anni dopo
29/06/1987 Il Resto del Carlino A braccetto in semifinale
06/07/1987 Il Resto del Carlino Bologna saluta il Superbowl

Alla Lunetta il meglio

Bologna con Warriors, Doves e Towers sabato al via in un torneo che potrebbe essere ricco di soddisfazioni

Il prossimo 28 febbraio il football americano in Italia inaugurerà la sua decima stagione, con la prima giornata del campionato di serie A. Un torneo atteso ed importante, mai come quest'anno, annunciato come l'anno della svolta. Il "nuovo" sport si fa più nuovo ancora: cerca di lasciarsi alle spalle l'epoca pionieristica per proiettarsi verso più ambiziosi traguardi. Per fare questo salto generazionale si affida ad un nuovo commissioner, armato di fieri propositi e di tanto entusiasmo che, tuttavia, d'inedito non porta alcunché, almeno nelle dichiarazioni di rito.
Gianantonio Arnoldi, giovane presidente, bergamasco, un passato sportivo nello sci (d'altronde è di Foppolo) gonfia il petto parlando di riconoscimento ufficiale da parte del Coni, di coinvolgimento più ampio da parte dei mass media (e in particolare della Rai). Scusate, obiettiamo, ma il "ripudiato" Colombo non parlava la stessa lingua? Purtroppo il caro Johnny non è riuscito a realizzare questi suoi progetti. Ma fin qui, tra vecchio e nuovo, c'è ben poca differenza.
Bologna sta per vivere la decima stagione con la trepidazione e l'entusiasmo di sempre. Il football, qui, vive in un paradiso incontaminato, lontano dalle difficoltà economiche, dalla scarsa reperibilità di americani, di altre città. Bologna è il paradiso del football: la gente accorre alla Lunetta Gamberini in gran numero, richiamata da società che operano sì con una buona disponibilità di liquido, ma hanno anche una grande dote: la capacità di programmazione. Così tutta Italia invidia la solidità e la professionalità dei club felsinei, i giocatori, sotto le Due Torri, verrebbero di corsa; il pubblico accorre da ogni parte perché assistere ad una partita a Bologna è un po' come immergersi in una dimensione d'Oltreoceano, è vivere il "sogno americano" delle nuove generazioni. Così Bologna vince nel football, potendo garantire ai tifosi un parco tecnico, di allenatori e di giocatori, di primissimo piano.
Il campionato, quest'anno, torna a quattro gironi, composti però da 28 squadre. Per Warriors e Doves, le reginette cittadine, il girone è quasi del tutto inedito: solo con Panthers Parma e Skorpions Varese, Guerrieri e Colombe hanno...precedenti. Giaguari e Tauri, le squadre di Torino, rappresentano invece per la stagione una vera novità, come pure la matricola Seahawks della periferia di Milano. I Towers, che a loro volta puntano a nobilitare la loro terza stagione in serie A conquistandosi il lasciapassare per i playoff, trovano al contrario rivali di sempre: gli Angels Pesaro, le romane Grizzilies e Gladiatori, i Condors Grosseto, le Aquile Ferrara e quei Dolphins Ancona neopromossi in serie A che affrontarono nella felicissima stagione di cadetteria.
Negli altri due gruppi, da tenere d'occhio sarà il Carroccio lombardo dei Seamen (la risposta milanese allo spostamento sotto al Po del potere tecnico-agonistico), i Jets Bolzano, rivelazione della passata stagione e i Rhinos di Giovanni Johnny Colombo. Quest'ultimo, tornato presidente dei Rinoceronti a tempo pieno, potrà finalmente riassaporare antiche gioie lontano da patemi, preoccupazioni e piccole angherie.
Johnny il suo posto, in un'immaginaria Arca di gloria italiana, l'ha già conquistato: per gli altri, tutto da vedere. Il campionato osserverà due turni di riposo, a fine andata e ritorno. Il Superbowl è previsto per l'11 luglio, probabilmente a Pescara, nella patria (sportiva) di un ex Warriors, quel "Bamby" Moretti che punta a fare grande l'ambiziosa società di serie B dei Crabs.
Chiuso il campionato, la stagione riserverà ancora i Campionati Europei per Nazioni, a metà agosto, ad Helsinky.
L'Italia cercherà di riprendersi quel titolo conquistato alla prima edizione e perduto al Vigorelli di Milano, a favore degli stessi finnici, al secondo attacco.

Diego Costa

Nel football è subito vittoria

Le carenze di preparazione non impediscono ai Warriors di superare i Tauri

L'importante era vincere e Bologna Doves e Bonfiglioli Warriors hanno rispettato le consegne superando alla vernice rispettivamente Skorpions Varese e Tauri Torino. Ambedue le titolate formazioni bolognesi hanno però denunciato un certo ritardo di preparazione, che gli allenatori contano di superare strada facendo.
Sul fronte guerriero tutto facile o quasi contro i Tauri (40 - 14), una partenza bruciante non ha trovato continuità nel prosieguo. Bylor, autore di un esordio convincente, ha siglato due touch-down di forza ai primi due drive d'attacco. Poi è stata la volta del canadese Filice (Tauri) che ha sfruttato una dormita collettiva per siglare il 13 a 6; quindi Stanzani ha allungato nuovamente per i guerrieri (20 a 6) e Brizzio ha chiuso lo score del primo quarto per i piemontesi (20-14). Dopo, non c'è più stata storia. I Warriors hanno segnato segnato altre tre volte (ancora Bylor, Hardgreaves e Scorzoni a segno) distanziando nettamente i coraggiosi torinesi.
Anche per i Warriors, nonostante le più vistose distanze, bisogna parlare di carenze di condizione e di una preparazione ancora parziale. Il backfield ha fatto il suo dovere (6 intercetti, tre di Camillo Cornia, uno di Samoggia, Pasini ed Hardgreaves) ma la difesa, come del resto la linea d'attacco, deve ancora trovare la carburazione.
Le dichiarazioni pre-stagione delle due squadre (giocheremo sui lanci) non sono state ancora rispettate: certo alcuni meccanismi devono essere perfezionati, prima di affidare le sorti offensive al gioco aereo; sebbene abbiano mostrato sintomi di miglioramento per Domenichini (Doves) e Fantazzini (Warriors) la distribuzione è stata ancora fondamentalmente ancorata al gioco di terra.

Diego Costa

La doppia sfida con Torino esalta Warriors e Doves

Scoprendosi guerrieri veri, i Bonfiglioli Warriors hanno avuto la meglio sui Giaguari al termine di un match altamente spettacolare. Soltanto nel finale, grazie ad un touchdown di Vernon Hargreaves, i biancoblù si sono imposti per 36 a 29, un punteggio cestitico che ha premiato l'iniziale superiorità degli attacchi. Le difese si sono prese la rivincita dopo il riposo. Oltre al duello sotto la Mole, Bologna ha festeggiato il largo e convincente successo dei Doves; i Tauri sono stati facilmente scornati con un eloquente 54 a 0, un autentico tiro al bersaglio delle maglie biancorosse.
A tenere banco è stata la partitissima di Torino; la squadra piemontese, sostenuta da una coppia di americani assai efficace, ha tenuto banco di fronte ai campioni d'Italia per due quarti, chiudendo al riposo la sfida sul 29 a 28. Fino ad allora la partita è risultata assai spettacolare; poi è subentrato il tatticismo, le difese hanno preso le misure ed è stata la retroguardia biancoblù ad imporre lo stop ai sorprendenti, in positivo, Giaguari.
Le cifre, in verità dicono di uno strapotere guerriero che non ha avuto un riscontro concreto nel risultato. I Warriors hanno macinato ben 469 yds. complessive (437 su corsa, 32 su lancio), quasi il doppio di quelle avversarie (246, equamente divise tra "terra" e "aria"); ma, quel che più conta, hanno conquistato ben 30 primi down contro i 9 dei "felini". Tanta fatica per nulla, se è vero che almeno in due-tre circostanze l'attacco è inesorabilmente avanzato fino a pochi metri dal successo, vedendo ogni sacrificio reso vano da banali errori (in questo caso tre fumbles).
La linea, seppure limitata nelle disponibilità di giocatori, ha permesso a Valdez Baylor e Giorgio Longhi di brillare (rispettivamente 223 e 156 le yards conquistate individualmente), mentre il gioco aereo ha confermato l'intesa Fantazzini-Stanzani, mentre latita quella del qb con Bonanzinga.
I Warriors hanno sempre condotto la danza, ma si sono fatti superare proprio allo scadere del primo tempo. La varietà di giochi dei Giaguari ha messo a mal partito la difesa, ora sorpresa dalle assistenze di Ogiero, ora le corse di Peels, ora dall'eclettismo di Turner; dall'altra parte tutta la spinta ha trovato in Baylor l'esecutore finale (il mediano è stato autore di quattro td), mentre Hargreaves si è felicemente assunto l'onere di violare la goalline per le conversioni. Assai spettacolari anche le mete avversarie: le lunghissime corse di Turner (kickoff return), di Peels (sweep da 78 yds.) e le ricezioni di Lazzaretto hanno tenuto a galla i piemontesi. Ma nella ripresa la musica è cambiata, il backfield bolognese ha preso le misure e ci hanno pensato Camillo Cornia (due intercetti) e un preziosissimo intercetto di Pierpaolo Samoggia a 1' dalla fine.

Diego Costa

'Cinque minuti' Warriors ma i Doves pareggiano

Un avvio esaltante con Hargreaves e Fantazzini in 'touchdown', rispondono Pearson e Bortolotti (14-14)

E' finita 14-14, con i Doves a mangiarsi le mani per non aver saputo sfruttare le clamorose occasioni avute nel finale, e con i Warriors a recriminare per non avere saputo piazzare un "break" decisivo all'inizio, quando avevano la partita in pugno.
Una fiera delle occasioni perdute questo derby, che a conti fatti preima (o punisce) in maniera equa entrambe le formazioni. E' finita pari come nel derby di andata dell'anno scorso, ma a differenza dello squallido 0-0 stavolta alla Lunetta ci si è potuto divertire; forse non molto i tecnici e gli addetti ai lavori, che certo non hanno apprezzato una partita tecnicamente poverissima e troppo nervosa, ma certamente il pubblico, ancora una volta accorso numeroso (5000 presenti circa per un colpo d'occhio sempre suggestivo, anche se la "Lunetta" non era piena che epr tre quarti) se ne sarà andato soddisfatto per le emozioni e il pathos che la partita ha distribuito a piene mani.
Eppure sembrava all'inizio che per i campioni d'Italia potesse trattarsi di un'altra passeggiata, visto il modo come si erano messe le cose.
CHE AVVIO! - Non c'è nemmeno il tempo di verificare le formazioni schierate sul terreno che i Warriors sono già dentro con Hargreaves, che al solito concretizza con una devastante corsa centrale. Dopo un attimo, sul primo "drive" offensivo dei Doves, ancora il grandissimo Hargreawes intercetta l'ex Castelvetri e mette l'attacco in condizione di segnare di nuovo: Paolo Fantazzini entra in meta e Trepiccione trasforma puntualmente, come per la segnatura precedente; 14-0 per i Warriors, e sono passati sì e no 5 minuti.
I Doves sono tesissimi, l'attacco sembra in tilt: Pearson non va da nessuna parte (appena 17 yards alla fine per lui) e il gran vento impedisce a Castelvetri di lanciare. La difesa poi fatica a prendere le misure a uno scatenato Baylor, che ben presto però si infortuna nuovamente. Il colored Guerriero, come del resto anche Pearson, continua ad entrare e uscire dal campo, condizionato dai suoi acciacchi, e non brilla.
E' il gran vento, però, il maggior protagonista della prima parte del derby. Neanche i Warriors provano a lanciare (concluderanno con un desolante 0 su 3) ed è difficile persino andare la punto; proprio su un calcio di allentamento dei biancoblù "stoppato" da Aldrovandi nasce il Td dei Doves nel secondo quarto: Pearson trova un buco, corre 9 yards e porta i suoi all'intervallo sul 14-7, punteggio ancora recuperabilissimo.
E infatti è la squadra di Logan la più determinata in avvio di ripresa. Domenichini prende il posto di castelvetri e porta i suoi alla conquista di un paio di primi down, ma la difesa biancoblù regge ancora. Si è ancora sul 14-7 quando inizia l'ultima, incredibile, frazione, un vero thrilling che da solo ha reso accettabile il derby nel suo complesso.
IL PAREGGIO - Sono i Bonfiglioli però a dare una grossa mano agli avversari, combinando un paio di pasticci clamorosi: due "fumble" che hanno messo letteralmente le ali ai Doves ,specie quello ricoperto da "Agonia" Campanelli: Domenichini può rientrare coi suoi a partire dalle 25 d'attacco, e in breve il Qb trova modo di servire Bortolotti in area di meta per il "touch down" del 14-13. Logan sceglie di calciare "come dargli torto?) e Sgarzi con freddezza trasforma, fissando il punteggio sul 14-14. Ma non è finita, perché i Warriors sono ormai in barca, l'attacco non fa più una yard, né con Baylor, né con un paio di tentativi di lancio di Fantazzini, né con uno di Rossi. Devono cedere palla, e i Doves, caricatissimi, sono a due passi da un nuovo touchdowm; Domenichini prova ancora il lancio su Bortolotti, che riceve in piena area di meta ma viene scaraventato fuori da Cormia prima che tocchi terra coi piedi. E' il terzo down e Logan ordina il calcio da tre punti, anche se mancano ancora 30 secondi (spiegherà poi il coach che l'arbitro ha rifiutato la segnalazione del tempo rimasto, e temeva non ci fosse più tempo per un altro tentativo): Sgarzi ci prova, ma sbaglia i pali, e la partita finisce un paio di azioni più tardi.
Tra i sospiri di sollievo (e persino un po' di tiepida esultanza) dei Warriors, che alla fine se l'erano vista proprio brutta. Ma forse motivi di esultare ne hanno più i Doves, che in fin dei conti hanno pareggiato una partita che a un certo punto sembrava proprio dovessero perdere.

Enrico Schiavina

Warriors e Doves, doppio successo

Alla Lunetta Gamberini il Bellusco è stato battuto dai Guerrieri per 41-0, mentre i biancorossi su campo dei Giaguari di Torino hanno chiuso con una meta vincente: 17-13

Dopo il pareggio nel derby Warriors e Doves tornano Brillantemente al successo, i primi con una sgambata di allenamento mettendo sotto di brutto una delle tante cenerentole del girone, i secondi invece andando a violare il campo dei Giaguari Torino, conquistando così due punti preziosissimi per rimanere incollati ai cugini al primo posto in classifica.
Quello che Waldner aveva definito "un match impegnativo" è finito 41 - 0 per i Warriors, e questo già di per sé dice tutto.
I Seahawks Bellusco visti ieri pomeriggio alla Lunetta Gamberini hanno potuto fare ben poco per arginare la squadra campione d'Italia, che pure rinunciava in partenza a una... mezza squadra che farebbe le fortune di tente compagini di serie A: Baylor, Mandreoli, Scalzotto, Marzot e Bonanziga hanno infatti visto il match dalla tribuna, ma la cosa non ha reato nessun problema alla squadra biancoblu.
Il migliore stavolta è stato Giorgio Longhi, tornato a mettere a segno un cospicuo bottino personale, cosa che non gli capitava più da tempo; il "sergente" ha infatti realizzato le prime tre mete della sua squadra, e ha chiuso con 142 yardes all'attivo in 17 portate, un totale di tutto rispetto. 21 - 0 alla fine del primo tempo grazie a tre touchdown del numero 32. la squadra di Waldner ha poi preso il largo nella ripresa, con due segnature su lancio di Stanzani (servito da Fantazzini) e Gallazzi (assistito da Rossi); la ciliegina sulla torta l'ha poi messa Trepiccione, il giovane receiver - kicker che si sta rilevando come una delle più interessanti novità in casa Warriors, correndo per 56 yardes per andare a segnare l'ultima meta dell'incontro. Il numero 85 biancoblu in precedenza aveva poi centrato 3 trasformazioni su quattro.

Enrico Schiavina

Baylor e Turner corrono insieme a Guerrieri e Torri

Le Colombe a riposo ma il football fa l'en plein

Se lo sport bolognese ha conosciuto momenti non troppo esaltanti in queste ultime settimane, il football americano continua a dare alla città soddisfazioni in termini di risultati. Il secondo turno del girone di ritorno del campionato di A, privo dei Malipiero Doves che osservavano il loro turno di riposo, ha visto concretizzarsi la netta superiorità dei Bonfiglioli Warriors, a Parma, contro i Panthers e quella dei Faac Towers che, sul campo amico, hanno costretto ad una resa incondizionata le Aquile Ferrara. Ma il fermento e la crescita di questo sport che ormai alberga con successo nella nostra città si è ulteriormente misurata nell'amichevole sostenuta dalla squadra sanlazzarese dei Teko Phoenix che, in preparazione del prossimo torneo di serie C, hanno disputato un'amichevole coi Cobra Imola, battendo "i rettili del Santerno" col punteggio di 27 a 6.
Panthers Parma - Bonfiglioli Warriors 0-33. Blandamente, senza neppure spingere sull'acceleratore, i Bonfiglioli Warriors hanno superato i Panthers. L'avvio è stato tranquillo, adeguato forse alla temperatura e alla giornata tipicamente estiva. Ma, chiuso sullo 0 a 0 il primo quarto, anche in virtù dell'orgoglio parmigiano, e valutato il rischio che eccedere in confidenza con un americano come Tagliaferri poteva comportare, i Bonfiglioli Warriors hanno deciso di fare sul serio. Baylor ha innescato la marcia giusta e al riposo si è andati sul 20 a 0.
Nel terzo, lo score è stato ulteriormente ritoccato fino al 33 a 0; nel quarto, tutti a pensare ad una prima tintarella...
Parma è una squadra cresciuta: qualche grattacapo potrà venire dall'ambigua vittoria dei Tauri sui cugini Giaguari nel derby torinese (24-14), ma la salvezza è a portata di mano anche se, nota curiosa, la squadra emiliana è stata penalizzata di un punto perché, secondo il giudice sportivo, gli addetti alla catena segnayards suggerivano gli schemi di difesa avversari alla panchina!
Tornando alla partita dei guerrieri, i td biancoblù portano la firma di Valdez Baylor (4 touch down e 138 yards in oltre venti portate) uno di "Stufione" Stanzani su assistenza di Rossi, smanioso di ben figurare di fronte al pubblico che lo ha acclamato per anni. Lo stesso Stanzani si è incaricato di trasformare sempre su lancio.

Diego Costa

Warriors, due anni dopo

I biancoblù vincono il derby all’ultimo minuto grazie a Stanzani.
Ai Doves non basta la grande difesa. Annullato un td a Pearson.

La corsa improvvisata di Aldo Stanzani, frutto di rabbia e di genialità, ha dato ai Bonfiglioli Warriors la vittoria nel derby numero nove di football americano. E' finita 7 a 0 coi Malipiero Doves a recriminare per un td annullato a Pearson. Come nel derby di andata, dopo un andamento assai equilibrato, l'ultima frazione di gioco ha riservato brividi a non finire.
I guerrieri attendevano questo momento da due anni, tanto è durata l'egemonia biancorossa. Solo quando la lancetta dell'orologio aveva già cominciato il suo ultimo giro, a 50" dal termine, la partita ha vissuto la svolta decisiva. Si era sullo zero a zero, Waldner indicava a Fantazzini di giocare un "reverse". Dal qb la palla passava velocemente nelle mani di Aldo Stanzani, che correva lateralmente per qualche metro, poi improvvisamente cambiava direzione, sorprendendo compagni ed avversari. Una quarantina di metri in potente progressione sancivano il successo dei Warriors e costringevano alla resa l'irriducibile difesa avversaria.
C'è chi sostiene che non si sia trattato di una bella partita, chi ritiene che il match cittadino sia strangolato dalla paura di perdere e da un esasperato tatticismo. Ma il derby è così; una partita che fa storia a sé, che non può essere interpretata con freddo rigore tattico. Bisogna fare i conti anche col cuore, che batte forte ed annebbia le idee. Bisogna fare i conti con un'atmosfera particolare, il vociare della gente in un catino pieno all'inverosimile.
Questa volta il derby si è tradotto in un lungo testa a testa tra l'attacco biancazzurro e la difesa biancorossa; un braccio di ferro estenuante, che ha favorito a tratti l'una, a tratti l'altra e che si è decisa in extremis, quando ormai il pareggio sembrava inevitabile. La pessima serata dell'attacco biancorosso ha spalancato la strada ai Warriors, protagonisti in retroguardia di una prova senza errori.
La partita dei Warriors-I ragazzi di Waldner e Volpini hanno cercato con grande ostinazione questa vittoria. I Warriors non hanno smentito chi li consoce geniali e "pazzerelli":sono stati più volte vicinissimi alla meta, fallendo le occasioni più facili. Poi hanno centrato l'obiettivo nel modo più difficile. Sono emerse le doti di Baylor, apprezzato per le potenti progressioni, non sorrette troppo spesso da una felice copertura. E' mancato il gioco aereo, non sempre l'intesa center-qb ha funzionato a dovere. Ma nel derby conta vincere: non importa se, al primo drive, i Bonfiglioli non hanno saputo concretizzare le loro corse a una manciata di centimetri dalla meta per troppa leggerezza.
Monumentale è stata la difesa:non ha lasciato scampo, facendo leva su un'incessante pressione su Domenichini (Accorsi lo ha "sackato" tre volte), i linebacker hanno chiuso ogni pertugio e il backfield ha "coperto" a dovere, come tre intercetti (due di Pasini e uno di Hargreaves) hanno dimostrato.

Diego Costa

A braccetto in semifinale

Football, Warriors e Doves passano agevolmente l'esame dei quarti di finale.
Si rinnova la sfida Emilia-Lombardia. Pearson irresistibile, Haergreaves ko.

Bonfiglioli Warriors a Legnano contro i Frogs; Malipiero Doves a Milano contro i Seamen Milano: questi sono gli accoppiamenti delle semifinali del campionato italiano di football americano, dopo che le nostre formazioni hanno colto sabato scorso i loro obbiettivi minimi. Rinnovando la grande sfida con le formazioni lombarde, Guerrieri e Colombe si giocheranno le proprie chance per il Superbowl, in programma sabato 11 luglio al "Romeo Neri" di Rimini. Dal 1983 una formazione bolognese è sempre presente all'appuntamento con il match per il titolo. Per tre volte (1983, 1984 e 1986) sono stati i Guerrieri a rappresentare Bologna; nell'85 le Colombe regalarono alla nostra città il primo scudetto superando a Padova gli Angels Pesaro.
Oggi più che mai i tifosi sognano un non impossibile derby, oggi più che mai le squadre lombarde fanno paura. I quarti di finale biancoblù e biancorossi sono vissuti nel bene e nel male sotto il segno dei giocatori americani: la Lunetta stava vivendo momenti di apprensione per la sorte dell' "indistruttibile" Vernon Haergreaves quando lo stadio Borgometauro di Fano s'infiammava per le gesta di Garry Pearson, freddo esecutore dell'eliminazione degli Angels.
Bonfiglioli Warriors - Superbravo Redskins Verona 35-7: La paura fa ...63, cioè il numero di Vernon Hargreaves. La Lunetta Gamberini è ammutolita di fronte alla drammatica reazione della difesa biancoblù dopo l'uscita per infortunio del suo uomo guida. In balia degli onesti redskins per almeno un quarto di gioco, i Warriors hanno persino regalato ai veneti il vantaggio parziale (Ascari, in qb snick, ha consentito a Bellamoli di trasformare lo 0 a 7). Poi Baylor s'è svegliato (56 yds. di fuga per il pareggio di Trepiccione) prima di uscire ,vittima di una distorsione, nel 3°. Responsabilizzati dalla situazione, gli italiani più carismatici hanno riorganizzato le fila: Longhi ha suonato la carica mettendo a segno il td del sorpasso (14-7) imitato da "Taz" Fantazzini (21-7). Ancora Longhi e Ballocchi (nuovo intercetto vincente per 26 yds.), nell'ultimo tempo, hanno fissato il punteggio su un rassicurante margine di vantaggio. Resta da dire dell'ennesima difficoltà nel limitare il gioco aereo avversario (148 yds. sono state conquistate da Ascari e Lane), sebbene anche Pasini e il nose guard Vignoli abbiano messo a segno preziose interception.

Diego Costa

Bologna saluta il Superbowl

Football Usa Warriors e Doves eliminati in semifinale da Frogs e Seamen
Vendetta lombarda: l'ultima finale senza le nostre squadre risale all'82

Addio Superbowl. Alla soglia della finalissima di Rimini, nel modo più amaro, le squadre bolognesi di football salutano il campionato e vanno anzitempo in vacanza. Il risultato ha del clamoroso, soprattutto se si pensa che dal 1982 (a Pesaro i Manin Rhinos sconfissero di misura i Busto Frogs), la nostra città era sempre stata rappresentata in finale: nell'83 i Warriors avevano ceduto ai Rhinos; l'anno dopo, a Rimini, i biancoblù si erano arresi di fronte ai Frogs, Poi avevamo festeggiato due vittorie consecutive: nell'85 il titolo era andato ai Doves, l'anno seguente ai Guerrieri, sempre a scapito degli Angels Pesaro.
Sotto la "Madunina", i Malipiero Doves hanno alzato bandiera bianca di fronte agli Armani Seamen in un match dal doppio volto (i bolognesi vincevano 14-0 e hanno perduto 20-14); a Legnano i "cavalieri neri" dei Frogs hanno demolito i... superstiti dei Warriors, in una partita degna della finalissima.
Frogs - Bonfiglioli Warriors 31-12: Se le recriminazioni dei Doves hanno una giustificazione tecnica, quelle dei Warriors, battuti a Legnano dai redivivi Frogs trovano corrispondenza nel forfait di Vernon Hargreaves che ha assistito impotente a bordo campo alla "mattanza" dei compagni. La squadra di Bruno Waldner ha giocato pienamente tutte le sue carte: ha provato a sorprendere la munita squadra avversaria fin dalle primissime battute, sfoderando improvvisamente l'efficace intesa aerea Fantazzini-Stanzani. Quest'ultimo ha portato in vantaggio i Guerrieri prima con una ricezione di 47 yds, bissata poi, dopo la risposta di Mazzucchelli, con una superlativa volata di 93 yards. Sul 7 a 12, in virtù di un innegabile superiorità, siglata dall'intesa Frasco-Trabattoni, dalle sortite di Mazzucchelli e dalla solidità fisica della difesa, i Frogs hanno costruito il sorpasso (14 a 12 prima del riposo), per dilagare alla ripresa del gioco, quando la fatica ha appannato le idee alla coraggiosa compagine biancoblù. Commovente Trepiccione, eroica la linea: Vignoli, Scalzotto, Giovanni Fantazzini e Ferrandino in difesa, Leonardo Lodi in attacco, hanno stretto i denti nonostante le non perfette condizioni fisiche: così non è riuscito a fare l'enigmatico Baylor, non si sa fino a che punto coinvolto nella situazione.

Diego Costa